Le neuroscienze e la neuropsicologia hanno dimostrato come la memoria individuale sia in larga parte frutto di processi ricostruttivi attraverso cui, selezionando fatti del passato, diamo senso alle situazioni che affrontiamo. La memoria collettiva si comporta in modo simile.
 Come si relaziona tutto ciò con le nuove tecnologie, che offrono strumenti ulteriori per immagazzinare dati? Quale impatto potranno avere sui processi della memoria, sia individuale che collettiva? Internet, Wikipedia, o un insieme di altre risorse, potrebbero essere visti come strumenti per cercare di smontare i pregiudizi, le visioni complottiste, dando maggiore stabilità e collegamento ai fatti.