Migliaia di ulivi sradicati, tagliati e ridotti a tronchi morti. È questo il triste scenario che si presentò ai nostri occhi nell’ottobre 2013 in Salento, in Puglia, dove un batterio, la Xylella fastidiosa, colpì le coltivazioni di ulivi lasciando tutta la comunità scientifica, e non solo, attonita di fronte ad un tale scempio di natura ambientale ed economica.
Il CNR fu da subito impegnato, e continua ad esserlo, a cercare risposte e soluzioni. La Xylella fastidiosa si rivelò essere un batterio Gram negativo, organismo da quarantena patogeno delle piante trasmesso da insetti vettori, associato a malattie gravi che interessano un’estesa varietà di specie vegetali. Il genotipo presente in Puglia, della sottospecie “pauca”, è causa del “disseccamento rapido dell’ulivo”, una grave fitopatia ampiamente diffusa nelle province meridionali della regione. Il filmato che viene qui proposto, realizzato dai ricercatori direttamente impegnati nell’analisi di questa problematica, intende trasmettere agli studenti, e a chiunque sia interessato o semplicemente curioso, le conoscenze scientifiche acquisite, trasferendo a tutti l’esperienza svolta direttamente “sul campo”, nei laboratori e a diretto contatto con gli ulivi.