La conferenza ha visto gli interventi di Maurizio Prato, socio Linceo, e di Jean-Marie Tarascon dell’Académie des Sciences. L’evento fa parte del ciclo di conferenze “Penser et fare la Scienza, ensemble” organizzato dall’Accademia dei Lincei e dell’Académie de France.

Maurizio Prato, nel suo intervento dal titolo “Sinergie fra Chimica e Nanotecnologie per la produzione di energia pulita”, parla del ruolo chiave che la scissione foto-elettrocatalitica dell’acqua ha per la produzione di “idrogeno verde”, dato che fornisce un vettore energetico ideale, ottenuto da risorse rinnovabili e circolari e la cui produzione e combustione alimenta il ciclo H2O/O2, attivato da luce solare. Attualmente la produzione di idrogeno è ottenuta prevalentemente da fonti fossili, e in particolare da gas naturale, attraverso processi termochimici (reforming/pirolisi) che generano quantità di anidride carbonica a elevato impatto ambientale. L’intervento mira a illustrare come le sinergie fra Chimica e Nanotecnologie possano offrire soluzioni interessanti per la scissione dell’acqua. Ispirata ai processi fotosintetici naturali, ai meccanismi perfetti della foglia ma realizzati in ambiente artificiale, la produzione di idrogeno come combustibile solare rappresenta una soluzione per uno sviluppo sostenibile.

Nella sua relazione dal titolo “Les batteries dans le contexte du développement durable” (Le batterie nel contesto dello sviluppo sostenibile), Tarascon affronta la questione dello stoccaggio dell’energia che, nell’ultimo decennio, ha portato a una proliferazione di dati scientifici dando vita a innovazioni spettacolari nel campo delle batterie. Queste innovazioni stanno ora trasformando la mobilità elettrica in una realtà e faciliteranno anche la diffusione delle energie rinnovabili. Un ruolo centrale lo avranno le batterie e allora è legittimo chiedersi: quale sarà la batteria del futuro? Sarà l’opzione giusta per uno sviluppo sostenibile?