La puntata, scherzosamente titolata “Lo sapevi che con un orologio intelligente si può anche conoscere l’ora?”, è dedicata agli “smartwatch”, dispositivi che
possono essere portato al polso e che, quindi, fanno parte della classe “wearable” (indossabile). Con uno smartwatch è possibile utilizzare direttamente molte delle funzioni del nostro smartphone, al quale lo smartwatch è direttamente e intimamente collegato. Quindi, si possono ricevere ed effettuare chiamate telefoniche, leggere mail, inviare messaggi, consultare la nostra agenda personale e, inoltre, monitorare le nostre attività fisiche e utilizzare tutte le app installate sullo smartphone. Dal loro primo apparire, intorno ai primi degli anni ‘80, gli smartwatch si sono via via arricchiti di nuove, interessati e utili funzionalità che lo caratterizzano, sempre meno, come una “mera estensione dello smartphone”. Le applicazioni per il monitoraggio dello stato della forma fisica (fitness) e delle attività sportive continuano ad essere una consolidata peculiarità degli orologi intelligenti, ma si vanno sempre più affermando altre funzionalità e, in particolare, quelle legate alla salute, sempre più diffuse e apprezzate.
Infatti, gli smartwatch stanno prendendo piede come dispositivi sanitari, soprattutto in un momento in cui il monitoraggio della salute a distanza sta diventando sempre più importante, specialmente a fini di medicina “predittiva”, per aiutare a prevedere l'insorgenza di malattie. Attraverso questi strumenti oggi è possibile il monitoraggio della salute tramite sensori in grado di rilevare i valori di alcuni paramenti fisiologici del nostro corpo; ad esempio, possiamo rilevare il battito cardiaco, monitorare il sonno, misurare il grado di saturazione di ossigeno del sangue, gestire il distanziamento sociale, monitorare gli spostamenti delle persone affette da deficit cognitivi, ecc. Prossimo obiettivo sarà un’ulteriore importantissima funzionalità per la misurazione “non invasiva” (senza buchi con ago) del livello di glicemia nel sangue, attualmente possibile solo mediante dispositivi “ad hoc”.